Si è svolto oggi a Palazzo Rospigliosi il corso di formazione per giornalisti organizzato da Unaprol, consorzio olivicolo italiano, in collaborazione con ARGALAM, su “Il Futuro dell’olio italiano: strategie e nuovi mercati”.
Dopo un saluto iniziale del presidente di Unaprol, David Granieri, che si è soffermato sulla necessità di modernizzare e rendere più dinamico un asset strategico per il territorio, Nicola di Noia, responsabile Olio Coldiretti, ha spiegato le corrette modalità di raccolta e conservazione delle olive. “Coglierle al momento giusto non è banale, sbagliare i tempi significa avere un prodotto che non è buono. La qualità si fa con la materia prima, le olive vanno colte quando sono ancora verdi mentre tanti produttori aspettano che siano molto mature per avere più quantità”. Il direttore di Unaprol Pietro Sandali ha analizzato l’andamento del mercato olivicolo, soffermandosi in particolare sui numeri relativi all’export e sulla necessità di migliorare la conoscenza di questo settore. “Dobbiamo migliorare nella capacità di comunicare dando informazioni fondamentali per i consumatori che troppo spesso scelgono solo sulla base del prezzo, senza sapere le profonde differenza che ci sono tra i due prodotti”. Nella seconda parte del corso, il giornalista Sandro Capitani ha raccontato le sue esperienze come divulgatore in campo agroalimentare. “Quella sull’olio è una battaglia che portiamo avanti da anni. Quando incontro un produttore che fa un prezzo troppo basso cerco di fargli capire che questo modo di agire danneggia tutto il settore”. Molto interessante anche la parte del corso curata dal colonnello Amedeo De Franceschi, Responsabile del Comando Carabinieri Politiche agricole e alimentari che ha affrontato il tema dell’Italian Sounding, spiegando quali sono gli strumenti e le strategie per contrastare il fenomeno crescente delle frodi. A conclusione della mattinata una degustazione di oli curata da Nicola Di Noia. Ha moderato il corso Roberto Ambrogi, vice presidente ARGALAM.